FoodNet
Sostieni la prevenzione dei disturbi alimentari
Il progetto FoodNet promuove la prevenzione primaria dei disturbi del comportamento alimentare già alla scuola primaria, sostenendo i bambini nell’acquisizione della consapevolezza dello stretto legame tra cibo ed emozioni, attraverso attività ludiche e confronti di gruppo.
Che cos’è FoodNet?
FoodNet nasce nel 2017 all’interno dell’Associazione A.R.P. ETS dal confronto tra psicologi, psicoterapeuti e nutrizionisti e negli anni sostenuto da diversi finanziamenti, come per esempio da parte di Fondazione Cariplo, Fondazione Cattolica Assicurazioni, Fondazione
CRT, Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Il progetto nasce dalla convinzione – scientificamente validata – che sviluppare la consapevolezza del legame tra cibo ed emozioni può creare un forte scudo protettivo rispetto allo sviluppo di DCA.
Introdurre un progetto di prevenzione sin dalla scuola primaria risulta indispensabile alla luce di un preoccupante incremento di problemi legati a cibo, peso, immagine corporea e identità in età pediatrica.
Come funziona FoodNet?
FoodNet si rivolge direttamente ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie, articolando ogni intervento in quattro incontri in aula e da un momento conclusivo di restituzione dei risultati, rivolto a genitori e insegnanti.
Coinvolgere il corpo docente e le famiglie permette di rafforzare e diffondere l’importante consapevolezza sul profondo legame tra cibo ed emozioni all’intero mondo dei bambini.
Il percorso della donazione
Ogni passaggio è altamente controllato e sicuro: il tuo sostegno permetterà di finanziare uno o più interventi di prevenzione dei disturbi alimentari nelle scuole primarie, per aiutare i bambini a prendere consapevolezza della profonda relazione tra cibo ed emozioni.
Primo incontro
L’obiettivo del primo incontro di FoodNet è introdurre l’idea che cibo ed emozioni sono
collegati tra loro, e imparare che ogni emozione può indurci a mangiare cose diverse.
Secondo incontro
Nel secondo incontro, FoodNet invita i bambini a identificare sulla sagoma di un corpo dove percepiscono le sensazioni e le emozioni, al fine di evidenziare la loro stretta correlazione.
Terzo incontro
Durante il terzo incontro ai bambini viene chiesto di “apparecchiare la tavola” in base alle varie emozioni sperimentate, con l’obiettivo di evidenziare la connessione tra ciò che mangiamo e ciò che proviamo.
Quarto incontro
Nel quarto incontro i bambini presentano ai genitori ciò che hanno imparato sui legami tra
alimentazione ed emozioni, consolidando quanto appreso e promuovendo la consapevolezza anche in famiglia.
L’età di insorgenza dei disturbi alimentari sta diminuendo, con problemi legati al cibo, all’identità, al peso e all’immagine corporea sempre più diffusi tra i bambini di 8-12 anni. FoodNet interviene direttamente nelle scuole elementari coinvolgendo alunni, insegnanti e genitori per prevenire tali disturbi. Si organizza 4 incontri in classe per sensibilizzare i bambini sulla relazione tra cibo ed emozioni, seguiti da una sessione di restituzione coinvolgente genitori e insegnanti.
Nel 2023, abbiamo realizzato 40 incontri di prevenzione in una scuola primaria di Torino, l’Istituto Tommaseo, e in due scuole primarie di Busto Arsizio: l’Istituto De Amicis e l’Istituto Sandro Pertini.
Gli interventi sono stati finanziati grazie al contributo concesso dall’8×1000 della Chiesa Valdese. Grazie a questa opportunità, abbiamo condotto oltre 190 ore di formazione in classe con bambini di 9-11 anni, coinvolgendo circa 20 classi delle scuole primarie coinvolte.
Gli incontri si sono svolti secondo le seguenti modalità:
1° INCONTRO: CONOSCIAMOCI ATTRAVERSO LE EMOZIONI
Nel primo incontro, bambini, bambine, insegnanti e psicologi hanno compilato insieme una carta d’identità alimentare, conoscendosi attraverso ciò che piace e ciò che non piace mangiare. Dopo aver guardato un breve filmato per introdurre il concetto di emozioni, tratto dal film “Inside Out”, si compila in gruppo la carta d’identità alimentare delle cinque emozioni di base: gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto. L’obiettivo è iniziare a introdurre l’idea che cibo ed emozioni sono collegate, sottolineando che le emozioni influenzano le preferenze alimentari.
2° INCONTRO: EMOZIONI E SENSAZIONI CORPOREE
Dopo aver guardato un breve filmato sul percorso del cibo nel corpo umano, tratto dal documentario “Esplorando il corpo umano”, il gruppo utilizza una sagoma del corpo umano per identificare dove si percepiscono le sensazioni di fame, sazietà e indigestione, e dove si manifestano le emozioni. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza sulle esperienze corporee della fame e sulle emozioni, collegando corpo, bisogni, cibo ed emozioni e sottolineando la loro coesistenza nel corpo. In seguito, ogni alunno segna su una piccola sagoma individuale in quali parti del corpo percepisce sensazioni ed emozioni, e poi la attacca alla propria carta di identità alimentare.
3° INCONTRO: A TAVOLA CON LE EMOZIONI
Dopo la visione di un breve estratto dal cartone animato “Ratatouille” sul legame tra ricordi emotivi e cibo, ad ogni bambino viene consegnato un cartoncino formato A3 con un piatto in dimensioni reali e contrassegnato da una delle cinque emozioni di base, e un sacchettino con decine di piccoli cartoncini colorati con le immagini di diversi alimenti. I bambini “apparecchiano” dunque, mettendo nel piatto i cibi che mangerebbero se provassero quell’emozione, scegliendoli tra gli oltre 50 cartoncini del sacchetto (o, qualora non vi trovassero uno degli alimenti che hanno in mente, disegnandolo nel piatto di proprio pugno). L’attività, chiamata A tavola con le emozioni permette di focalizzarsi sui vissuti emotivi e riflettere sui comportamenti alimentari ad essi connessi, anche in termini di quantità e particolarità.
4° INCONTRO: COINVOLGIMENTO DEI GENITORI
Nel quarto e ultimo incontro, i genitori partecipano direttamente – collegandosi online alla lavagna digitale della classe – e i bambini presentano loro il lavoro svolto nei tre incontri precedenti sulla connessione tra cibo ed emozioni. Il senso di questo confronto, molto apprezzato sia dai genitori che dagli alunni risiede non solo nel consolidare la consapevolezza della connessione tra cibo ed emozioni – rendendo così i bambini degli autentici divulgatori – ma anche strutturare e rafforzare il ponte che collega FoodNet con la scuola e le famiglie, in modo da rendere più solide le basi preventive che FoodNet promuove. Complessivamente, circa 350 genitori sono stati coinvolti nel percorso che ha interessato tre scuole.
Perché contribuire a FoodNet
FoodNet dell’A.R.P. – Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica – mette a disposizione psicologi e psicoterapeuti esperti nella diagnosi e trattamento di Disturbi del Comportamento Alimentare, con l’obiettivo di agire preventivamente con un percorso di promozione della consapevolezza del legame tra cibo ed emozioni.